MELIOR DE CINERE SURGO

Il vero simbolo della città di Catania non è tanto l’elefante, ma la fenice, il mitico uccello che rinasceva dalle sue ceneri, si trova scolpito sotto l’arco settecentesco di Porta Ferdinanda (oggi Porta Garibaldi in fondo alla via omonima), accompagnato dall’orgoglioso motto latino che suona MELIOR DE CINERE SURGO (Risorgo sempre più bella bella dalle mie ceneri); onde io ho soprannominato Catania in un mio libro pubblicato nel 1964, La città semprerifiorente; perché questa città è stata distrutta
una prima volta nel 476 a.C. dal siracusano Gerone;
una seconda volta da un’eruzione etnea nel 121 a.C.;
una terza volta da un terremoto nel 1169;
una quarta volta nel 1194 dall’imperatore Enrico VI di Svevia;
una quinta volta nel 1232 dall’imperatore Federico II di Svevia, che vi fece costruire il Castello Ursino;
una sesta volta dall’eruzione lavica del 1669;
una settima volta dal catastrofico terremoto del 1693, che uccise i 2/3 dei suoi abitanti;
un’ottava volta dal terremoto del 1818;
e infine, una nona volta, nella seconda guerra mondiale, nel 1940-43, con gravissime distruzioni negli edifici pubblici e privati, e con 752 morti ed oltre 3000 feriti tra la popolazione civile, perché Catania fu la città più bombardata del Sud, dopo Napoli.

“Guida Insolita ai misteri, ai segreti, alle leggende e alle curiosità della Sicilia” – S.Correnti.

Foto, dettaglio di uno della porta Ferdinanda su citata.