Leggenda vuole che Federico II, al rientro dalla campagna tedesca nel 1231, trovò le città siciliane in rivolta. Una delle mosse che pianificò, al fine di riprendere il controllo sulle regione, era quella di distruggere Catania e l’eccidio completo dei suoi abitati, compresi donne e bambini.
I catanesi allora chiesero a Federico II di assistere alla loro ultima messa nella cattedrale, l’imperatore acconsentì ma appena aprì il suo libro di preghiere trovò in ogni pagina di esso la sigla N.O.P.A.Q.U.I.E.
Un frate benedettino presente alla celebrazione interpretò la scritta come un monito “Noli offendere Patriam Agathae quia ultrix iniurarum est”. Federico II, impressionato da quest’evento prodigioso, allora decise di rinunciare all’eccidio e alla distruzione della città di Catania.